CULTIVAR O NON CULTIVAR?

 

 

pendolino

 

 

Il mondo dell’olio è diverso, è un mondo difficile!

Quante volte abbiamo sentito queste parole? Anche riferite agli argomenti più disparati?! Togliendo dalla suddetta frase la parola “olio” e sostituendola con qualsiasi altra, si può capire quanto spesso questo tipo di affermazione venga usata nel linguaggio comune.

Pensate di sostituire ‘olio’ con ‘cinema’, oppure ‘calcio’, ‘vino’, ‘moda’, ‘informatica’ etc etc…

Da chi viene usato questo tipo di espressione? Principalmente da chi ha conoscenza specifica di quel tipo di argomento nei confronti di chi non ne ha o ne ha meno. E’ anche un modo per ingigantire l’importanza delle proprie parole e del proprio sapere. Inconsapevolmente è un modo per sottolineare l’ignoranza altrui e di conseguenza la distanza tra il proprio sapere e quello degli altri.

Vengono usate parole che a chi non conosce la materia paiono misteriose, roboanti, con chissà quali nascosti significati dietro!

Ma quali sono le parole che possono “intimorire” maggiormente chi non ha conoscenza specifica?

Parlando di olio con amici, conoscenti o altre persone, la prima cosa che mi è parsa evidente è stata la reverenza nei confronti della parola “CULTIVAR”. Mentre altri termini possono essere più intuitivi, CULTIVAR è la classica parola che disorienta. Qualora troviate una persona gentile, che sa di avere di fronte qualcuno che sa poco o niente di olio, troverete anche subito dopo una spiegazione veloce del significato della parola CULTIVAR (o di altre).

Ma cosa significa CULTIVAR??

Significa semplicemente “tipo di oliva”, “razza di oliva”. Questo è quello che dico quando devo spiegarlo in tre parole. Faccio spesso un paragone enologico dato che molte persone sanno più di vino che di olio. Tra un FRANTOIO ed un MORAIOLO c’è una differenza simile a quella che c’è tra il Merlot ed il Sangiovese, entrambi i tipi di uva vengono usate per fare del vino rosso ma i vini prodotti sono diversi.

Questa è la spiegazione facile, comprensibile ed immediata. Per approfondire un po’ la cosa mi rivolgo a Wikipedia senza scomodare pesanti trattati internazionali!

  • Cultivar (abbreviato in cv. secondo il Codice internazionale per la nomenclatura delle piante coltivate) è il termine col quale in agronomia s’intende una varietà di pianta coltivata, ottenuta con il miglioramento genetico, che riassume un insieme di specifici caratteri morfologici, fisiologici, agronomici e merceologici di particolare interesse e trasmissibili con la propagazione, sia per seme sia per parti di pianta. Da un punto di vista pratico il cultivar sarebbe analoga alla razza di una specie animale realizzata con la domesticazione e la selezione. Il cultivar s’identifica perciò in un particolare genotipo, isolato artificialmente con la selezione massale o la selezione individuale, i cui caratteri sono fissati e ripetibili con la propagazione gamica per almeno 3-4 generazioni.

 

La parola CULTIVAR viene dal latino (varietas culta) passando dall’inglese (cultivated variety).

 

Nel prossimo articolo andremo ad analizzare le qualità di alcune cultivar autoctone!

 

Bye bye