Quali sono gli errori più comuni nella scelta dell’olio Extravergine di oliva da usare per la propria famiglia?
Quando si è davanti alla distesa di bottiglie di olio del supermercato dove solitamente facciamo la spesa, non è facile fare la scelta migliore a meno che non siamo dei provetti assaggiatori o profondi conoscitori d’olio. A dirla tutta, nemmeno tali qualifiche garantiscono un acquisto corretto dato che non è possibile assaggiare l’olio prima dell’acquisto e conoscerne la storia.
Vediamo quali sono e come evitare gli errori più comuni nell’acquisto del nostro olio:
- 1 – Comprare il più economico.
Sembrerebbe scontato ma molte persone acquistano la bottiglia al minor prezzo disponibile scusandosi con se stesse con il solito “tanto è solo per cucinare, per condire a crudo lo comprerò più buono”, come se per cucinare andasse bene tutto, come se non mangiassimo ciò che cuciniamo… Beh, vi dico che se spendessi 4 euro per una bottiglia di olio, rimarrei davvero sorpreso nel trovare olio extravergine d’oliva dentro quella bottiglia! Inoltre una volta rimasti sprovvisti dell’olio migliore, useremo quello da 4 auro anche per condire l’insalata, bleahhh ma che schifo!
- 2 – Prendere grossi quantitativi al primo acquisto.
Cosa significa? Semplice, testare! Come dico sempre, dobbiamo testare. La cosa migliore da fare, una volta individuato il nostro produttore fornitore di fiducia è comprare una bottiglia ed assaggiarla (non proprio la bottiglia ma l’olio che c’è dentro eh!). Una volta accertata la qualità dell’olio possiamo procedere ad acquisti più sostanziosi ma sempre nell’ordine di poche bottiglie e mai di quantitativi troppo grandi. Si, lo so che molti fanno la scorta per tutto l’anno, è un’abitudine molto diffusa ma pensate a come conserverete l’olio voi, nonostante i consigli dei miei articoli, e a come lo farà un produttore scrupoloso. Meglio far tenere a lui il nostro olio fino a quando non saremo quasi al termine della nostra mini scorta, sicuramente avremo un mantenimento della qualità più costante.
- 3 – Non informarsi sul produttore.
Parliamoci chiaro, molto spesso siamo attratti da marchi storici, marchi che vediamo nelle nostre case da quando siamo piccoli. Questi nomi ricorrenti nella storia del nostro paese ci danno fiducia, ci trasmettono calore e ci rassicurano finendo per attrarci quando scegliamo i prodotti per la nostra famiglia. Noi crediamo che scegliere la marca che sceglieva la nostra nonna sia la cosa migliore e che dietro quel nome così storico niente sia cambiato dai tempi della nonna. Solitamente non è così. Molte delle aziende storiche o meglio, molti dei marchi storici sono passati di proprietà anche più volte nel corso degli anni. I grandi gruppi internazionali del settore alimentare e non solo, hanno più modi per acquisire quote di mercato ed uno di questi è acquistare in toto altre aziende. In soldoni è possibile che dietro la marca d’olio che usava mia nonna, ci sia completamente un’altra azienda ed altre persone rispetto ad allora: Questo è un male? Diciamo che dopo i numerosi casi di contraffazione ed alterazione degli ultimi anni è meglio informarsi per capire chi è che riempe quella benedetta bottiglia che sta sulla nostra tavolola e come lo fa!
- 4 – Non scegliere un olio Bio quando cè la possibilità di farlo.
Chi legge questo blog sa benissimo cosa io pensi dell’agricoltura biologica e quanto ne auspichi un ulteriore diffusione. Fermo restando il punto numero 3), io consiglio sempre di scegliere un olio extravergine di oliva Biologico. Conoscere il produttore ok ma a pari fiducia andiamo sul Bio, troverete dati e risultati di studi sui vantaggi dell’agricoltura Bio nei miei vecchi articoli ma anche nell’immensità del web.
- 5 – Scegliere un olio non filtrato.
Ne ho già parlato quì
ma ribadisco comunque il concetto :
Olio non filtrato → vita dell’olio più breve e decadimento organolettico e qualitativo più veloce
Olio filtrato → l’olio dura molto di più mantenendo alte le proprie qualità nel tempo.
Vi prego di non venirmi a dire che avete letto da qualche parte che il filtraggio toglie polifenoli all’olio! Ho già scritto, e soprattutto lo hanno dichiarato migliaia di esami chimici che, questa “cosa” è sostenibile solamente per pochi giorni successivi al filtraggio. Dopo un periodo di tempo brevissimo la quantità di polifenoli dell’olio filtrato si riallinea a quella del non filtrato che però continua la propria inarrestabile caduta.
- 6 – Acquistare l’olio nei supermercati.
Ho già portato l’esempio dell’acquisto dell’olio nel supermercato perchè è comune a tutti noi o quasi. Fare la spesa al supermercato è una comodità e da una serie di vantaggi non trascurabili quali: reperimento di tutti gli articoli necessari in un luogo unico, risparmio di tempo rispetto a recarsi in tutti i negozi specializzati (purtroppo!!), facilità di parcheggio e conseguente facilità trasporto borse varie, etc etc. Eh si, il tempo è determinante nelle nostre scelte quotidiane e spesso la qualità dei nostri acquisti ne risente. Attenzione, lungi da me sostenere che nei supermercati non ci sia qualità e che nei piccoli negozi ce ne sia a bizzeffe! Alcuni supermercati hanno una vasta scelta di prodotti con diversi livelli di prezzi e qualità. Ma l’olio d’oliva è una cosa un po’ diversa. Chi mi garantisce che un olio non è stoccato in un magazzino da mesi, alla mercè di luce e sbalzi termici di ogni sorta?
Acquistare da un produttore o in un negozio specializzato di cui possiamo conoscere il modus operandi, ci mette al riparo da spiacevoli sorprese.
- 7 – Acquistare in maniera egoista.
Di quale egoismo sto parlando? Del più subdolo che esista, di quello inconscio, l’egoismo che oramai è diventato quasi un automatismo. Quì stiamo parlando di alimentazione, una delle cose più soggette ad alterazione del mondo, una materia che interessa miliardi di euro in tutto il mondo, nella quale operano imprenditori ed industriali dalla qualità morale ed etica irreprensibile ma anche svariati affaristi senza scrupoli. Il mondo è pieno di gente che sfrutta altra gente, le ingiustizie sono innumerevoli. Credete davvero che la priorità per il CEO di una multinazionale sia la salute dei vostri figli e non l’ottenimento del più alto utile possibile? Forse…
Ma a voi deve importare!! Quando acquistate alimenti cercate sempre l’eccellenza, il meglio per la salute di chi amate di più al mondo! E non sto parlando di caviale e Champagne ma di certezza della qualità. L’egoismo a cui mi riferisco è quello che ci fa fare i risparmiatori quando c’è da comprare l’olio o le carote, fa lo stesso, ma poi prendiamo l’ultimo modello di smartphone che tanto ce lo danno a rate e pensiamo che ci serva davvero. Quello che ci serve è la salute! Non voglio fare il moralista e poi ognuno spende i propri soldi come meglio crede, però una riflessione facciamola, se non per noi, per chi amiamo.